22 febbraio 2017, Cattedra di San
Pietro
Mons.
Guido Pozzo
Arcivescovo titolare di Bagnoregio
Arcivescovo titolare di Bagnoregio
Segretario della
Pontificia Commissione
"Ecclesia Dei”
"Ecclesia Dei”
Dal Vaticano, 27 gennaio 2017
Gentile Redazione,
con riferimento alla Vostra lettera del 15
gennaio 2016, non ho difficoltà a rispondere che non vi è nessun contrasto tra
ciò che ho esposto nella mia conferenza del 4 aprile 2014 nella sede
dell’Istituto del Buon Pastore e quanto ho dichiarato nella menzionata mia intervista
a Zenit. In detta conferenza ho proposto, tra l’altro, alcune considerazioni e
riflessioni mirate a chiarificare e precisare l’insegnamento del Vaticano II
sulla libertà religiosa e a proposito del carattere “pastorale” del Concilio
Vaticano II. Nessuna limitazione quindi a discutere, esaminare, approfondire e
chiarificare materie concernenti il rapporto Chiesa e Stato in materia di
libertà religiosa, questioni ecumeniche o relative al dialogo interreligioso.
Il mio intento in quell’incontro era proprio di portare un contributo alla
chiarificazione e alla necessaria precisazione di alcuni temi, soprattutto
tenuto conto delle indicazioni di Papa Benedetto XVI, non quindi per chiudere
il discorso, ma per orientarlo nel senso corretto, cioè non in contrasto con
l’insegnamento del Magistero costante della Chiesa, ma nella linea dello
sviluppo coerente e dell’esplicitazione. L’essenziale è però quanto lo stesso
Mons. Fellay ha dichiarato in un’intervista dell’anno scorso: “Noi possiamo
esporre il problema e vedere le ambiguità, ma chi ha l’autorità per chiarire è
proprio Roma”. Ciò credo valga per la FSSPX, come per tutti gli altri.
Significando quanto
sopra, con distinta osservanza.
+ Guido Pozzo
Arcivescovo tit. di Bagnoregio
* * *
Ringraziamo Sua Eccellenza Mons. Pozzo
per questa lettera (qui l'originale), aderendo certamente a quanto Mons. Fellay ha dichiarato in
quella occasione e Mons. Pozzo mette come pilastro: “noi possiamo esporre il problema e
vedere le ambiguità, ma chi ha l’autorità per chiarire è proprio Roma”. Aggiungiamo che, se la verità storica
conta qualcosa, tale punto fermo è da sempre costitutivo della nostra
posizione. Ma, senza riprendere da capo quanto già esposto in questa sede, la
questione restante è duplice. Quanto a Mons. Fellay, che proclamava
assolutamente la necessità di chiarire e correggere i principi della crisi
preliminarmente a qualsiasi accordo: tale chiarimento oggi è stato fatto o è
ancora da fare? E quanto all’apertura di principio della risposta di mons.
Pozzo, tutto sta a vederne - aldilà delle intenzioni personali - la concretezza.
E questo chiarimento saranno anche i fatti a farlo.
La
Redazione di Disputationes Theologicae
Associazione chierici San Gregorio Magno
Associazione chierici San Gregorio Magno