23 luglio 2011

I rapporti fra Chiesa e Stato: un punto di vista teologico e documentario

Il dibattito teologico recente, quando deve misurarsi alla complessa questione dei rapporti fra il Papato e il Regno, si nasconde dietro un assai poco credibile evoluzionismo dottrinale ed evita spesso la trattazione metodica. Il potere esercitato dai Romani Pontefici sarebbe il mero prodotto di un’epoca, la “medievale”, che di fatto e a torto avrebbe tollerato tali “ingerenze ecclesiastiche”.  Al Papa, seguendo tale logica, spetterebbe solo un ruolo di “guida spirituale” dei governanti, un “potere direttivo”, un ruolo sì di “speciale consigliere”, ma che non interferisca su quella sovranità indipendente, “regia” un tempo, “popolare” oggi. Le pretese di Filippo il Bello e il già condannato Gallicanesimo politico di fine ‘600 sono ormai dottrina comune della teologia rinnovata, la quale si trova riconfortata da un universo politico e sociale che si abbevera alle fonti della filosofia kantiana e che ha da tempo evacuato la finalità soprannaturale (ed ultima) dell’uomo. Non è questo il pensiero della Chiesa i cui figli, San Tommaso in primis, quando hanno trattato la questione in termini teologici, convengono nel riconoscere al Papa una vera potestas sui governi temporali di questo mondo, sia essa - seguendo una distinzione di scuola ormai classica - directa o indirecta. La materia su quest’ultimo punto è libera e, se non è lecito tenere la gallicana teoria del citato “potere direttivo” e pur essendo la teoria della potestas indirecta ampiamente diffusa e maggioritaria fino ad epoca recente, è lecito - e doveroso per lo studioso - prendere in considerazione anche le ragioni degli assertori della potestas directa. E’ tuttavia nostro avviso e ci ripromettiamo di tornare sull’argomento, che quando si traducono le due teorie in termini pratici, le conclusioni non differiscano in maniera sostanziale. Il collaboratore della nostra rivista il Dott. Samuele Cecotti ci propone una trattazione teologico-documentaria di grande interesse, preziosa la recentissima bibliografia in nota.





La potestas in temporalibus del Papa:
un contributo alla riflessione


Samuele Cecotti




Raffaello Sanzio e aiuti, La translatio Imperii operata da Papa Leone III in favore di Carlo Magno, Stanze del Raffaello



Nel dibattito teologico contemporaneo non è molto frequente il tema della Regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo o della potestas in temporalibus del Papa, generalmente in conseguenza di un prevalente mutamento di clima culturale negli studi degli ultimi cinquanta anni, particolarmente nel torno di tempo successivo al Concilio Ecumenico Vaticano II.