E’ forse tempo di sfatare il luogo comune per cui i tradizionalisti
sarebbero dei rigidi bacchettoni incapaci di facezie esilaranti. Al contrario,
sembrerebbe proprio che quando la FSSPX parlava d’“accordo pratico” impossibile
senza la preventiva conversione di Roma, stesse semplicemente scherzando. Forse
con queste “bugie giocose” la FSSPX voleva sottolineare al contrario tutta la
sua cattolicità, proclamandosi figlia dell’ilarità romana di San Filippo Neri
piuttosto che del freddo rigore del Card. de Berulle o peggio di Saint-Cyran.
Ora infatti lo scherzo è palese, messo nero su bianco dal Capitolo Generale;
che ha solo dimenticato di riconoscere che hanno invertito la rotta e che la
Dichiarazione del 2006, approvata «all’unanimità», era appunto una “bugia
giocosa”. Affermazioni di questo tipo secondo la morale possono essere fatte se
tutti ne colgono la natura ironica (la nostra rivista a dire il vero l’aveva capito
e per questo aveva scritto che gli scherzi di Mons. Fellay non andavano presi
troppo sul serio).