27 febbraio 2015

La coraggiosa lettera aperta di Mons. Lenga


La Fraternità San Pietro e l’Istituto del Buon Pastore, coi loro sostenitori, cosa dicono? Hanno forse venduto la libertà di dire la verità per assicurarsi (Es. 16, 1) “le pentole della carne” ?

Nicolas Fulvi

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Riflessioni su vari temi di attualità 
legati alla crisi della Chiesa cattolica



Ho conosciuto personalmente molti sacerdoti internati in campi di prigionia staliniani, ma rimasti fedeli alla Chiesa. Al tempo della persecuzione essi hanno esercitato con amore il loro dovere sacerdotale di predicare la dottrina cattolica conducendo una vita dignitosa nella sequela di Cristo, loro maestro divino.

Io stesso ho fatto tutti i miei studi in un seminario clandestino dell'Unione Sovietica lavorando con le mie mani per guadagnarmi il pane quotidiano. Sono stato ordinato in segreto, di notte, da un vescovo che aveva anche lui sofferto per la sua fede. Nel mio primo anno di sacerdozio sono stato espulso dal Tagikistan dal KGB.

Più tardi, durante i miei 30 anni di soggiorno in Kazakistan, ho servito per 10 anni come sacerdote per seguire i fedeli di 81 parrocchie. Poi sono stato nominato vescovo, dapprima come guida dei cinque paesi dell'Asia centrale che si estende su una superficie di circa quattro milioni di chilometri quadrati.
Come vescovo sono stato in contatto con il santo Papa Giovanni Paolo II, con molti vescovi, sacerdoti e fedeli provenienti da diversi paesi nelle più diverse circostanze. Ero un membro dei Sinodi dei Vescovi in ​​Vaticano, sui temi «Asia» e «Eucaristia».

Tutto ciò - e molte altre cose - mi permette di esprimere la mia opinione sulla crisi attuale della Chiesa cattolica. Queste mie personali convinzioni sono dettate dal mio amore per la Chiesa e dal desiderio del suo vero rinnovamento in Cristo. Sono costretto a scegliere la forma di una lettera aperta, poiché a qualsiasi altro metodo di comunicazione si opporrebbe un muro di silenzio totale e la volontà di ignorare.

Sono pienamente consapevole delle possibili reazioni alla mia lettera aperta. Ma la voce della mia coscienza non mi permette di tacere quando l'opera di Dio è oltraggiata. È Gesù Cristo che ha fondato la Chiesa e ha mostrato in parole e azioni il modo in cui la volontà di Dio deve essere compiuta. Gli apostoli ai quali ha trasmesso l'autorità nella Chiesa hanno portato avanti con zelo il compito loro affidato soffrendo per la verità da proclamare, perché essi hanno «obbedito a Dio piuttosto che agli uomini ».