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14 settembre 2013, Esaltazione della Santa Croce
Sulla dichiarata “elezione” dell’abbé Philippe Laguérie a
Superiore dell’Istituto del Buon Pastore non possiamo dire molto, perché - come
ricorderanno i lettori attenti - è ancora pendente il ricorso alla Segnatura
sull’alterazione del corpo elettorale che ne è alla base. Abbiamo saputo che è
in esame e quando ci sarà una risposta (qualunque essa sarà) potremo dire di
più: ma ora portiamo rispetto ad una causa sub
iudice e attendiamo.
Infatti, come scritto nel nostro ultimo editoriale, qualsiasi
esito avesse avuto l’“elezione” del 31 agosto, realizzata con un immotivato
rifacimento del Capitolo (come abbiamo dettagliatamente denunziato prima in via
riservata, poi pubblicamente), non avremmo potuto dargli troppo peso. “A ogni
giorno basta la sua pena”, e senza precipitazione ecco quali sono i dolori e le
gioie di oggi.
E’ doloroso, per chi realmente ama Roma (romani critici,
perché romani appassionati!), il discredito che in questa maniera pervicacemente
Le si arreca. Alcuni diranno che il danno lo facciamo noi, non tacendo quel che
accade “dietro le quinte”. Questa Redazione (direttore e collaboratori, chierici
e fedeli laici), che sempre ha tentato di procedere per gradi, pubblicamente
risponde : la reale alternativa ad una discussione alla luce del sole, ovvero
la maldicenza in privato e l’oggettiva doppiezza, è forse migliore? E’ forse
migliore la diffamazione alle spalle, in quell’attitudine di “chiacchiere”, da
cui il Santo Padre Francesco - tanto applaudito quanto eluso - ha messo in
guardia con toni severi? Tale logica inoltre è la stessa che ha portato a lunghe
reticenze sui gravi scandali, noti ora anche alle cronache, reticenze che
secondo la testimonianza del Santo Padre Benedetto XVI hanno finito proprio per
aumentare lo scandalo generale e l’ingiusto discredito popolare verso Santa
Madre Chiesa. Sicché si può ben dire: errare
humanum est, perseverare diabolicum!
E si è persino arrivati al punto di comunicare al
Direttore di questo sito, ma rendendolo subito noto anche ai Capitolari riuniti
proprio durante il ritiro pre-elettorale, la “sanzione” di un trasferimento in
Colombia a causa dell’ultimo articolo di questa libera rivista! Ovviamente
all’imbavagliamento tramite “il bastone” del Commissario Forgeot - incurante
del suo oggettivo “conflitto d’interessi” - si è risposto allo stesso modo che all’imbavagliamento
tramite “la carota” dell’abbé Laguérie la sera del 3 luglio 2012, quando c’era
da tacere sulla vicenda di quella scheda sostituita che gli consentì il
pareggio e fece allora presente che c’era ancora da eleggere l’Assistente…: “Non Possumus”.
Ma che dire delle sanzioni contro chi pone argomentate
obiezioni, in luogo delle invocate risposte (delle quali non vi è traccia), ingiunte
ad opera di chi è parte in causa e proprio alla vigilia di una delicata
votazione? Con quale serenità, con quale libertà aliena da ogni improprio
timore, si è votato?
E addolora che un uomo, un sacerdote, che talvolta è
stato anche coraggioso, possa essere così preso dal vortice del potere da
accettare di essere “eletto”, dopo una siffatta alterazione del corpo
elettorale e con un tale intervento “esterno”, con soltanto quattro voti sui
nove aventi diritto del Capitolo rimaneggiato!
In luogo dei dodici del Capitolo originario si è creato
un nuovo Capitolo, di nove membri: e malgrado ciò non è andato oltre quattro
voti, tra cui il suo e quello del suo segretario. Non stupisce poi che, in loco, a margine di tale “elezione”,
sia stato detto da uno dei presenti: “Questo è un colpo di Stato…”! Ma come ha
potuto accettare?
E’ chiaro che oggettivamente - come avevamo scritto e
dopo che qualcuno di noi in camera charitatis
e guardandolo negli occhi, lo aveva ripetutamente messo in guardia dalla strada
che stava imboccando - è nelle condizioni ideali per consentire che l’Istituto
sia diretto dall’esterno tramite una “guida fantoccio”, magari forte coi deboli,
ma certo debole coi forti…, provando a salvare al contempo (grazie all’imposizione
del silenzio) l’orgoglio e la pagnotta.
Più ampiamente - perché sarebbe sbagliato personalizzare
- all’opportunismo non sono mai mancati i tentativi di giustificazione, ma
resta la domanda: perché allora abbiamo preso questa strada ? Perché abbiamo
fatto certe scomode scelte? Si può essere così accecati da non vedere che la
storia mostra la miopia di certe presunte “scaltrezze” politicanti? Madre
della Santa Speranza, convertiteci!
E’ invece una gioia, come anche abbiamo scritto, vedere
come la Buona Provvidenza tramite le prove, le purificazioni dolorose, vaglia i
cuori e li svela, uno ad uno. Quant’è cristiana e feconda “la via regale della
Santa Croce” (L’imitazione di Cristo),
se è vera quella massima di Sant’Agostino : “la radice del disorientamento
attuale non sta tanto nella forza dell’errore, quanto nella debolezza di quelli
che dovrebbero testimoniare la verità”.
E rallegra infine leggere, dalla penna di seminaristi che
non vogliono finire così, testimonianze di tutt’altro spirito…
- “Ricordiamoci quanto è vana cosa ingozzarsi d’altro che non il servire Dio e quanto ciò è cosa pericolosa e dannosa ” (liberamente tratto dagli scritti San Giovanni della Croce).
- Oculi
Domini super justos:
et aures eius in preces eorum.
Vultus autem Domini super facientes mala:
ut perdat de terra memoriam eorum. (Ps 33)
- Deus, iniqui
insurrexerunt super me,
et synagoga potentium quaesierunt animam meam:
et non proposuerunt te in conspectu suo.
Et tu, Domine, Deus miserator et misericors,
patiens, et multae misericordiae, et verax. (Ps. 85)
- “Che la Madonna nella festa del Santissimo Nome di Maria ci dia le stesse aspirazioni grazie alle quali Giovanni Sobjesky non ha scelto l’immediato profitto politico (al contrario…), ma il bene comune!”
Avanti, con pazienza e determinazione, fiduciosi
nell’aiuto dei Cuori di Gesù e Maria con la piccola “goccia d’acqua” che
apporta il nostro libero arbitrio, “camminando, edificando e confessando con la
Croce di Cristo” (S.S. il Papa Francesco 14 marzo 2013, Omelia nella Cappella
Sistina).
Il Direttore e la Redazione di Disputationes
Theologicae