15 settembre 2013

La cosiddetta "elezione" dell’Abbé Laguérie a Superiore dell’IBP

E nuova minaccia al direttore di questa rivista

Le foreste della Colombia, il luogo ideale per far intendere la propria voce...come in Siberia...

        
14 settembre 2013, Esaltazione della Santa Croce


Sulla dichiarata “elezione” dell’abbé Philippe Laguérie a Superiore dell’Istituto del Buon Pastore non possiamo dire molto, perché - come ricorderanno i lettori attenti - è ancora pendente il ricorso alla Segnatura sull’alterazione del corpo elettorale che ne è alla base. Abbiamo saputo che è in esame e quando ci sarà una risposta (qualunque essa sarà) potremo dire di più: ma ora portiamo rispetto ad una causa sub iudice e attendiamo.

Infatti, come scritto nel nostro ultimo editoriale, qualsiasi esito avesse avuto l’“elezione” del 31 agosto, realizzata con un immotivato rifacimento del Capitolo (come abbiamo dettagliatamente denunziato prima in via riservata, poi pubblicamente), non avremmo potuto dargli troppo peso. “A ogni giorno basta la sua pena”, e senza precipitazione ecco quali sono i dolori e le gioie di oggi.



E’ doloroso, per chi realmente ama Roma (romani critici, perché romani appassionati!), il discredito che in questa maniera pervicacemente Le si arreca. Alcuni diranno che il danno lo facciamo noi, non tacendo quel che accade “dietro le quinte”. Questa Redazione (direttore e collaboratori, chierici e fedeli laici), che sempre ha tentato di procedere per gradi, pubblicamente risponde : la reale alternativa ad una discussione alla luce del sole, ovvero la maldicenza in privato e l’oggettiva doppiezza, è forse migliore? E’ forse migliore la diffamazione alle spalle, in quell’attitudine di “chiacchiere”, da cui il Santo Padre Francesco - tanto applaudito quanto eluso - ha messo in guardia con toni severi? Tale logica inoltre è la stessa che ha portato a lunghe reticenze sui gravi scandali, noti ora anche alle cronache, reticenze che secondo la testimonianza del Santo Padre Benedetto XVI hanno finito proprio per aumentare lo scandalo generale e l’ingiusto discredito popolare verso Santa Madre Chiesa. Sicché si può ben dire: errare humanum est, perseverare diabolicum!  

E si è persino arrivati al punto di comunicare al Direttore di questo sito, ma rendendolo subito noto anche ai Capitolari riuniti proprio durante il ritiro pre-elettorale, la “sanzione” di un trasferimento in Colombia a causa dell’ultimo articolo di questa libera rivista! Ovviamente all’imbavagliamento tramite “il bastone” del Commissario Forgeot - incurante del suo oggettivo “conflitto d’interessi” - si è risposto allo stesso modo che all’imbavagliamento tramite “la carota” dell’abbé Laguérie la sera del 3 luglio 2012, quando c’era da tacere sulla vicenda di quella scheda sostituita che gli consentì il pareggio e fece allora presente che c’era ancora da eleggere l’Assistente…: “Non Possumus”. 

Ma che dire delle sanzioni contro chi pone argomentate obiezioni, in luogo delle invocate risposte (delle quali non vi è traccia), ingiunte ad opera di chi è parte in causa e proprio alla vigilia di una delicata votazione? Con quale serenità, con quale libertà aliena da ogni improprio timore, si è votato?  

E addolora che un uomo, un sacerdote, che talvolta è stato anche coraggioso, possa essere così preso dal vortice del potere da accettare di essere “eletto”, dopo una siffatta alterazione del corpo elettorale e con un tale intervento “esterno”, con soltanto quattro voti sui nove aventi diritto del Capitolo rimaneggiato!

In luogo dei dodici del Capitolo originario si è creato un nuovo Capitolo, di nove membri: e malgrado ciò non è andato oltre quattro voti, tra cui il suo e quello del suo segretario. Non stupisce poi che, in loco, a margine di tale “elezione”, sia stato detto da uno dei presenti: “Questo è un colpo di Stato…”! Ma come ha potuto accettare?

E’ chiaro che oggettivamente - come avevamo scritto e dopo che qualcuno di noi in camera charitatis e guardandolo negli occhi, lo aveva ripetutamente messo in guardia dalla strada che stava imboccando - è nelle condizioni ideali per consentire che l’Istituto sia diretto dall’esterno tramite una “guida fantoccio”, magari forte coi deboli, ma certo debole coi forti…, provando a salvare al contempo (grazie all’imposizione del silenzio) l’orgoglio e la pagnotta. 

Più ampiamente - perché sarebbe sbagliato personalizzare - all’opportunismo non sono mai mancati i tentativi di giustificazione, ma resta la domanda: perché allora abbiamo preso questa strada ? Perché abbiamo fatto certe scomode scelte? Si può essere così accecati da non vedere che la storia mostra la miopia di certe presunte “scaltrezze” politicanti? Madre della Santa Speranza, convertiteci!

E’ invece una gioia, come anche abbiamo scritto, vedere come la Buona Provvidenza tramite le prove, le purificazioni dolorose, vaglia i cuori e li svela, uno ad uno. Quant’è cristiana e feconda “la via regale della Santa Croce” (L’imitazione di Cristo), se è vera quella massima di Sant’Agostino : “la radice del disorientamento attuale non sta tanto nella forza dell’errore, quanto nella debolezza di quelli che dovrebbero testimoniare la verità”.

E rallegra infine leggere, dalla penna di seminaristi che non vogliono finire così, testimonianze di tutt’altro spirito…

  • Ricordiamoci quanto è vana cosa ingozzarsi d’altro che non il servire Dio e quanto ciò è cosa pericolosa e dannosa ” (liberamente tratto dagli scritti San Giovanni della Croce).
  • Oculi Domini super justos:
    et aures eius in preces eorum.

    Vultus autem Domini super facientes mala:

    ut perdat de terra memoriam eorum. (Ps 33)
  • Deus, iniqui insurrexerunt super me,
    et synagoga potentium quaesierunt animam meam:

    et non proposuerunt te in conspectu suo.

    Et tu, Domine, Deus miserator et misericors,

    patiens, et multae misericordiae, et verax.
    (Ps. 85)
  • Che la Madonna nella festa del Santissimo Nome di Maria ci dia le stesse aspirazioni grazie alle quali Giovanni Sobjesky non ha scelto l’immediato profitto politico (al contrario…), ma il bene comune!”

Avanti, con pazienza e determinazione, fiduciosi nell’aiuto dei Cuori di Gesù e Maria con la piccola “goccia d’acqua” che apporta il nostro libero arbitrio, “camminando, edificando e confessando con la Croce di Cristo” (S.S. il Papa Francesco 14 marzo 2013, Omelia nella Cappella Sistina). 

Il Direttore e la Redazione di Disputationes Theologicae