Disputationes ha chiesto a Mons. Gherardini di riecheggiare la figura
del suo maestro e amico Mons. Antonio
Piolanti. Un debito di riconoscenza ci lega a questo teologo che è noto ai più
per i suoi sapidi e corposi testi di teologia, per il suo stile impareggiabile,
che fonde il calore umano della Romagna, dove nacque, al rigore dottrinale della
Roma Eterna, dove visse e morì. In tanti - purtroppo va detto - hanno voluto
scordarlo: le sue opere, capolavori accessibili e documentati al contempo, sono
in gran parte esaurite e non si cerca di facilitarne la diffusione (è noto lo
“strano” incendio che scoppiò nel deposito delle sue opere…), essa sarebbe un
balsamo per tanti seminaristi e preti che hanno ricevuto una formazione radicalmente
imbevuta d’immanentismo esistenzialista, quando non di vero e proprio
relativismo dottrinale. Anche a questo pensava l’autore, nel solco dei moniti -
inascoltati - del Magistero, Humani Generis specialmente.
27 maggio 2013
2 maggio 2013
Omaggio a Sant'Atanasio
G. Apolloni, Sant'Atanasio calpesta Ario, che chiede il silenzio |
2 maggio 2013
Nella festa del glorioso e attualissimo Sant'Atanasio e in questo anno quarantennale dello storico libro-denuncia di Mons. Rudolf Graber, Arcivescovo di Ratisbona, "Sant'Atanasio e la Chiesa del nostro tempo", segnaliamo un significativo articolo pubblicato esattamente un anno fa su questa rivista: "Il rito proprio e l'ermeneutica di continuità sono sufficienti?".
La Redazione di Disputationes Theologicae
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Disputationes Theologicae
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