Il trionfo della “teologia” di Kasper attraverso Fernandez?
7 marzo 2024, San Tommaso d'Aquino
La statua di Lutero in Vaticano |
Il 13 gennaio 2024 il coraggioso Vescovo olandese Rob Mutsaerts nel suo articolo Quella diabolica ambiguità (Die duivelse ambiguïteit) ripercorreva le fasi della protestantizzazione e demolizione del cattolicesimo nei Paesi Bassi. Con grande scandalo vedeva in Fiducia Supplicans e nella conseguente autorizzazione a benedire la coppie omosessuali quella “teoria della prassi” che sfruttando la cosiddetta “teologia pastorale” vorrebbe subdolamente stravolgere la dottrina cattolica. E in pochi tratti di penna indicava le responsabilità “teologiche” del Cardinal Fernandez che sarebbe, con l’avallo bergogliano, il redattore non solo di Fiducia Supplicans, ma anche l’ “autore ombra” del famigerato Amoris Laetitia, l’altrettanto confuso documento che di fatto ha spalancato ovunque le porte alla comunione sacrilega dei divorziati “risposati”.
Vi è un’innegabile continuità fra questi due documenti che vanno letti insieme. Essi appaiono - e lo sono - confusi e verbosi, ma al contempo seguono una logica abbastanza precisa, figli come sono della (pseudo) teologia di derivazione luterana, che ebbe in Walter Kasper il suo campione (definito non a caso da Francesco “un buon teologo” nel suo primo Angelus, laddove si annunciava l’impronta futura di governo e si ringraziavano i fautori dell’elezione).
In altri termini le approssimazioni teologiche cui ci ha abituato la pastorale bergogliana non sono semplicemente il frutto di un aperturismo bonario e pressappochista, che vorrebbe abbracciare tutti i poveri peccatori bistrattati dalla rigidità di certo moralismo cattolico, ma sono coerenti con la più lucida e metodica luteranizzazione del cattolicesimo in chiave kasperiana.
Abbiamo scritto che la pratica della benedizione delle coppie omosessuali ha indubbiamente qualcosa di satanico (Sull’abominevole Dichiarazione odierna della Congregazione per la Dottrina della Fede), giacché con la sua “santificazione” della stabilità del peccato allontana di fatto la conversione e compie quel rovesciamento del piano salvifico che tanto piace al principe delle tenebre. E lo stesso avveniva - anche se ancora non era palesato il cedimento aperto all’omosessualismo - con Amoris Laetitia e l’apertura alla comunione ai divorziati “risposati”. In quest’articolo vorremmo riproporre la riflessione sulla radice luterana di alcuni recenti documenti ivi compreso l’ultimo, Fiducia supplicans, che, a partire dal suo titolo, acquista una sua coerenza logica solo nella teoria della giustificazione di Martin Lutero - così come scrivemmo per Amoris Laetitia - e finisce per coinvolgere tutto il dogma cattolico fino all’ecclesiologia e alla sacramentaria (cfr. Il fondo inquietante della proposta kasperiana; L’Eucarestia secondo Kasper (II); “Progetto Kasper” e attacco alla divina costituzione della Chiesa).